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giovedì 30 giugno 2011

Una maschera non basta

La notizia di oggi è la seguente: una donna, segretaria di un circolo del Pd del centro Italia, si è dovuta dimettere perchè è stata riconosciuta, ( nonostante indossasse una maschera ), in una scena di un film porno.
La giovane, in pratica, si destreggiava tra due passioni: quella politica e quella dei film hard. Questa notizia è stata sbandierata per radio, su molti siti internet, sui giornali on line, insomma un po' dovunque. Ora io qualche domanda me la pongo:

1) questa ragazza è stata riconosciuta non dai tratti somatici, perchè sul volto portava una maschera, ma secondo i tabloid, l'hanno beccata con le mani nella marmellata confrontando le immagini del video hard da lei girato con delle sue foto su Facebook. Ma scusate ... che foto aveva su Facebook questa ragazza? Forse ne avrà avuta una vestita ( si fa per dire) come Eva nel giardino dell'Eden con su una maschera da Ray Misterio? E, se così non fosse, chi è che ha tutto sto tempo da perdere giocando con Photoshop incollando e tagliando pezzi di rotula o polpaccio o qualsiasi altra parte del corpo cercando di incastrare la baldanzosa fanciulla?

2) Non saremo diventati un paese un po' gossipparo? Per aprire i giornali radio e non con tale novella siamo proprio un po' alla frutta. Le notizie leggere ci stanno eccome ma, di solito, le si trovava a fine lettura, per far riposare un po' il cervello e per sorridere un po', adesso invece siamo diventati morbosi. Anzi ci fanno diventare morbosi! Vanno sempre a scavare nel torbido perchè fa audience; più violenza, sesso e perversione c'è meglio è. Poi ci si stupisce che ci siano i pellegrinaggi domenicali nei luoghi di efferati delitti o che donne, diciamo, " di larghe vedute" diventino tra un po' Presidenti della Repubblica.

3) questa non è una domanda ma un'affermazione. Secondo me sta ragazza ha sbagliato schieramento politico; se era nel Pdl sarebbe in carica per il Ministero della Famiglia o per quello dell'Istruzione come minimo.

Scherzi a parte, nell'apprendere questa notizia, mi ha colpita molto una cosa. La protagonista della vicenda è stata descritta come una persona " politicamente molto preparata e capace", eppure è stata invitata a rassegnare le dimissioni. Ora ne abbiamo viste di cotte e di crude negli ultimi tempi no? Molti fatti marchiati come bunga bunga son stati quasi presi sul ridere " ma sììì, ma che sarà mai!". Perchè con gli altri sì e con lei no? Perchè i nostri esponenti politici devono mantenere un certo comportamento socialmente non deprecabile possono rispondere alcuni. Bene. Allora mettiamo giù un elenco di cos'è ammissibile e cosa no.
Perchè, non ci dimentichiamo, che noi siamo il Paese dove qualche anno fa Cicciolina si era seduta in Parlamento (e non è che lei sia una monaca di clausura). Siamo il Paese dove siedono in Parlamento indagati per corruzione, mafia e altre cosucce del genere. Siamo il Paese dove i nostri massimi esponenti affittano camere d'albergo per festini a base di droga e sesso e li fanno passare come incontri d'affari ( quindi li paghiamo noi!).
Queste cose vanno bene? Sono comportamenti ammissibili? E poi, visto che quella ragazza era pure brava nel suo lavoro ( politico intendo! ), non si poteva semplicemente dirle - " senti magari se proprio non ne puoi fare a meno, non metterti soltanto la maschera nei film che fai, ma anche un sacco di iuta addosso che ti copre tutta così non ti riconosce più nessuno?"-.
Perchè se è davvero brava noi ne abbiam bisogno di politici bravi!!! Io, e sottolineo io, preferirei avere una pornodiva in più in Parlamento ma con la testa sulle spalle e con le idee ben chiare piuttosto che 100 babbioni fancazzisti, puritani e ciuccia soldi.
E poi voglio Moira Orfei come Presidente del Consiglio, tanto lei con il circo ci è già abituata!

mercoledì 29 giugno 2011

Momento di vero godimento!

Sono in macchina, c'è il sole, non c'è traffico, per radio sta passando una bella canzone e io mi godo il viaggio. Ad un certo punto, dietro di me, arriva tutto sparato un tamarro con la sua macchina super potente che pensa di aver comprato la strada. Mi si appiccica al culo della macchina tanto che, se mai dovessi frenare di colpo perchè una tartaruga da corsa mi attraversa la strada, me lo troverei in braccio!
Cerca di superarmi, ma non ce la fa, perchè è tamarro, ma non un buon guidatore. Arriviamo così a braccetto al semaforo che, nel frattempo, è diventato rosso. Mi si affianca sulla sinistra come se volesse dirmi " adesso ti svernicio!". EEEEH NO AMICO! Metto la prima, scatta il verde io parto prima di lui e mi rimetto davanti al mio amico sverniciatore, proprio in metà alla carreggiata così col ciufolo che mi sorpassi!
Quello è un momento di vero godimento!!! Lì mi si dipinge sul volto un sorriso malefico e sarcastico perchè ho dato filo da torcere ad un prepotente. Perchè i prepotenti in macchina si vedono subito, ce l'hanno scritto sul cofano " sono un prepotente munito di patente".
Sono quelli che ti suonano appena scatta il verde e ti sorpassano con rabbia, si mettono nella corsia a sinistra senza ricordarsi che è quella adibita alla svolta  così...TRAC fermi! E io lì godo!!! Mi è capitato qualche volta di girarmi verso il balengo  lanciargli un sorrisetto che pare dirgli " non suoni più il clacson asino?" e provare un'intensa sensazione di appagamento.
Perchè visto che , oramai, il mondo pullula di incivili, arroganti, uomini e donne intrisi di cafonaggine, queste piccole rivincite ti regalano spesso e volentieri qualche sorriso. Niente di che, per carità, però ci danno quasi la sensazione che un minimo di giustizia nella vita ci sia.
Sarebbe bello se per ogni ingiustizia della vita fosse così! Mi piacerebbe molto far mangiare la polvere al semaforo della vita a tutti  prepotenti e gli ignoranti che si imbattono nel mio cammino, vederli fermi in coda mentre io sorrido e proseguo per la mia strada.
AAAH SI'!!!! Questo sì che sarebbe un momento di vero godimento!

martedì 28 giugno 2011

I sogni son desideri

" I sogni son desideri di felicità", così cantava Cenerentola. E sapete una cosa? Cenerentola ha troppo ragione! Solo che non è semplice, perché i sogni, quelli veri, quelli spessi, richiedono coraggio per poterli vivere. In effetti sognare non è sempre semplice, richiede anche una certa dose di impegno. In primis ti occupa gran parte dei pensieri, notte e giorno, giorno e notte. Poi ti costringe a metterti in discussione con frasi del tipo " Ma ne sarò in grado?" oppure " E se fosse solo un capriccio della mia fantasia?". E, per finire, mette in discussione tutte le tue certezze di "persona adulta": la stabilità, il benessere, i comportamenti socialmente corretti, ecc.
Eppure è così liberatorio avere un sogno! Ti tiene in contatto con quella di te che altrimenti andrebbe inaridendosi, soffocata da troppe responsabilità e impegni. Ti tiene aperta una finestra sulla felicità, lasciando a te la decisione se scavalcare quella finestra o aprirla ogni tanto per guardare il panorama. Ti regala speranza, ti soffia addosso il suo alito vitale. Ti fa sentire bene. Qualunque esso sia. Perchè non ci sono sogni di serie A o di serie B, non ce ne sono di seri o di stupidi, non ce ne sono di più importanti di altri. I sogni sono solo desideri.... di felicità!

mercoledì 15 giugno 2011

Diffondete e pensate

Voi quando prestate dei soldi a qualcuno non volete sapere a cosa gli servono? Sto parlando di tanti soldi, ma tanti tanti eh, mica di dieci, cinquanta o cento euro,ma molti molti di più. Di solito si prestano dei soldi ai familiari o agli amici, ci mancherebbe! In un momento di difficoltà, se le tue finanze te lo permettono, un amico o una persona cara l'aiuti volentieri.
Poniamo il caso però che prestiate dei soldi ad una persona che non conoscete. Questa persona non l'avete mai vista, viene da voi e vi chiede un bel po' di soldi per avviare un'attività; che fate?
Io chiederei un milione di rassicurazioni che questo baldanzoso manager, una volta presi i miei dindini, non si dilegui più veloce della luce. Dovrebbe essere così no? Se si usa il buonsenso sì, ma il buonsenso è in via d'estinzione come il Panda in Asia.
Ora poniamo il caso che un ente pubblico sia il soggetto che ha prestato i soldi ad un aitante filibustiere per riportare a nuova vita un'azienda caduta in disgrazia. Obiettivo nobile, senza dubbio, ma anche un'arma a doppio taglio se non supportata da altrettanto nobili motivi.
Il nostro amico filibustiere, infatti, non lo fa mica perchè dentro di lui ha la vocazione di una ONLUS, ma perchè ci vuol guadagnare su ... fregandosene dell'etica.
Risultato? Dopo poco dichiara fallimento lasciando a casa centinaia di persone e facendo buchi con i fornitori  per centinaia di migliaia di euro. Quindi centinaia di famiglie si trovano in grandi difficoltà economiche e decine di artigiani e professionisti rischiano di chiudere per le voragini finanziarie fatte dal baldo industriale.
E l'ente pubblico? Ah beh, che dire!! Ha dato soldi in giro senza prendere le legittime tutele,si trova con centinaia di lavoratori che chiedono la cassa integrazione, la mobilità o la disoccupazione e, in più, dato che l'azienda ha dichiarato fallimento, praticamente il suo prestito è stato dato a babbo morto, a fondo perduto.
Non c'è trippa per gatti, nisba, nada .... NIENTE!!!
Mario Rossi ( nome inventato ), lavorava in quell'azienda. Mario ha 45 anni, due figli adolescenti, una moglie che lavora part-time, un mutuo, due macchine. Mario lavorava in quell'azienda da 20 anni e, dopo 20 anni, guadagnava 1600 euro al mese. Ora Mario è in mobilità. Di quei 1600 euro ne prenderà meno della metà.
Dovrà cercarsi un altro lavoro, per forza, il mutuo e le bollette mica si pagano da sole, ma a 45 anni non è proprio semplice trovare un'altra occupazione! E non può nemmeno sperare di andare in pensione...gli mancano ancora troppi anni di contributi. Mario Rossi ha un problema, un serio problema. E di Mario Rossi ora ce ne sono tanti.
E tutto questo sapete perchè?

PERCHE' IL MONDO E' PIENO DI GENTE INCOMPETENTE E PER DI PIU' SENZA SCRUPOLI. GENTE CHE, INVECE DI PROVARE A GUADAGNARE METTENDO IN PIEDI PROGETTI SERI E CONCRETI CHE PUNTINO ALLO SVILUPPO DI UN TERRITORIO, PENSA SOLO A SPREMERE E A LASCIARE MORIRE TUTTO QUELLO CHE INCONTRA. TANTO LORO NON HANNO MICA IL PROBLEMA DI ARRIVARE A FINE MESE! LORO NON SONO MICA MARIO ROSSI! LORO IL CULO CE L'HANNO AL CALDO! MAGARI RISULTANO PURE NULLATENENTI O HANNO 730 DA FAR RIDERE I POLLI ... 


e sapete cosa mi fa ancora di più arrabbiare

CHE REGIONI, PROVINCE, ENTI, ecc, GLI DIANO ANCORA DEI SOLDI SENZA PRETENDERE, E SOTTOLINEO PRETENDERE, RISULTATI E TUTELE PER I DIPENDENTI. PERCHE' I SOLDI CHE GLI HAN DATO SON SOLDI PUBBLICI...QUESTI QUA USANO I NOSTRI SOLDI CON ASSOLUTA LEGGEREZZA! 


Volete per forza dare i soldi a qualcuno? Dateli a tutti i Mario Rossi che ci sono adesso in giro, che almeno li usano per vivere.
E pensare che basterebbe un po' di cervello in più, solo un po' di più.

Vi chiedo una cortesia, diffondete questo post il più possibile, perchè in questo momento, un sacco di "Mario Rossi" della Cartiera di Germagnano sono in questa condizione. Sono passati dala condizione che vi ho appena descritto ad un'altra di pari portata, e ora rimarranno tutti senza lavoro dal 17 giugno. Fate conoscere a più gente possible questa realtà, perchè la conoscenza è forza.
Anche se questo post è un piccola goccia nel mare di internet spero che sollevi qualche coscienza, spero che faccia riflettere, magari proprio quelle persone dovevano pensare prima, sempre se sanno come si fa!

martedì 14 giugno 2011

Nella vita ci vuole Quorum

STORIE DI SEGGIO

Domenica 12 e lunedì 13 giugno io ho presenziato ai seggi elettorali come segretaria, quindi io il referendum l'ho visto, per così dire, da vicino. Sappiamo tutti com'è andata, è stato un plebiscito!!! 57% di quorum raggiunto ( alla faccia di chi rosica ), e 95% circa di SI' ... c'è altro da aggiungere??? Io però non voglio commentare i risultati ( anche se godo come un riccio! ), ci sono già giornali, tv e fior fiore di opinionisti che lo faranno per giorni interi. Io vorrei raccontarvi delle storie di seggio, farvi respirare un po' dell'atmosfera di questi due giorni. Perchè non è stato come le altre volte. Non è stata una votazione per un partito piuttosto che l'altro, non era un discorso di destra o sinistra, no stavolta no. Era un sentimento di pancia, per riassumerlo in una frase potrei dire che era come se, chi entrava in seggio, stesse urlando. " adesso basta!!! ci avete stufato e ve la facciamo vedere noi!". E l'hanno urlato davvero in tanti!
Nella mia sezione hanno votato il 74,9% degli aventi diritto...non male eh? Vediamo le loro storie.

LA PRIMA VOLTA: i neo diciottenni che votavano per la prima volta sono venuti tutti! Un po' emozionati e un po' impacciati, ma con le idee chiare. In generale è stato un referendum giovane. Speravate che fossimo tutti con il cervello fatto a semolino e che pensassimo solo ai vestiti e alle ferie vero? Pensavate che noi giovani fossimo dei lobotomizzati rincoglioniti che se fregano dell'acqua, del nucleare e del legittimo impedimento eh? E invece no babbioni rinsecchiti! Voi andate in tv a dire cavolate che noi andiamo su Facebook e Twitter a pubblicizzare il referendum! Anche il mio primo voto è stato per un referendum, ma era andato molto meno bene. Miei cari neo votanti di ieri, quanto mi sarebbe piaciuto essere al vostro posto!!! ( non solo per il voto, ma anche per l'età!)

VOLERE E' POTERE: c'era ci votava per la prima volta e c'era chi, di votazioni, ne ha fatte tante. Addirittura c'era chi aveva votato per la repubblica o per la monarchia nel 1946. Immaginate una signora che cammina male e a fatica. L'ascensore si è rotto e quindi lei deve fare un piano di scale a piedi. Noi, premurosamente, le abbiamo chiesto se voleva tornare più tardi che chiamavamo il tecnico e lei, con risolutezza ha risposto " no no son venuta per votare e voto!". E' salita, piano e a fatica, ma è salita, ha votato e, dopo ha detto " ecco, ho fatto il mio dovere". 

RADIO SEGGIO: dopo essere usciti dalle cabine le persone si fermavano e ti chiedevano " e allora come andiamo? ne viene di gente?". E tu rispondevi che l'affluenza era buona, che di elettori ne erano già venuti parecchi e allora ti rispondevano, " Speriamo va!...che almeno oggi che possiamo dire la nostra lo facciano in tanti!". Poi c'era chi ogni tanto, anche se era già venuto a votare, passava a trovarti, si fermava lì sulla porta e ti sussurrava " allora andiamo bene?", oppure " oh...dicono che il quorum è vicino...speruma bin! ( intercalare tipico piemontese)". 

Insomma, è stato il referendum della partecipazione. Di chi si è alzato domenica e lunedì convinto di cosa stava andando a fare. E' stato il referendum di chi si è rotto di vivere in un paese che sta marcendo perchè è governato da gente marcia. E' stato il referendum per dire che non siamo un branco di pecore stupide, ma che abbiamo anche noi una voce e una dignità. 
E' stato un referendum di pancia, di testa, ma soprattutto ( e per fortuna ), è stato un  referendum fatto col... QUORUM! 

venerdì 10 giugno 2011

Il pettine blu

Stanotte ti ho sognata. Eri sorridente, come sempre! Avevi un bel vestito a fiori rossi, come quelli che coloravano il prato su cui eravamo sedute. Non mi ricordo di cosa parlavamo, ma non ha molta importanza, so solo che stavamo bene e ridevamo entrambe.
Poi, sempre nel sogno, ho cominciato a pettinarti i capelli con il pettine blu, quello con cui mi lisciavi i capelli quando ero bambina, quello con cui io ti ho pettinata l'ultima volta che ci siamo viste.
E' ancora lì quel pettine blu, è lì dove lo abbiamo lasciato, non è volato via con te. Mi manchi tanto sai? Mi piacerebbe farti conoscere la mia famiglia, la mia bimba, mi piacerebbe chiederti ancora consiglio e sostegno quando non so cosa fare. Mi piacerebbe cucinare di nuovo insieme e sporcarci il naso di farina. Mi piacerebbe tanto averti ancora qui, ma non si può. 
Ho avuto la fortuna di vivere affianco ad una donna meravigliosa e questo già mi basta. Ti ho scritto perché mi manchi, anche se il tuo ricordo e i tuoi insegnamenti vivono imperituri dentro di me. Ti ho scritto perché ti voglio bene. Un giorno son sicura che ci rivedremo, io te e il nostro pettine blu e ci pettineremo i capelli sedute su un prato pieno di fiori rossi.

Ciao mia dolce nonna