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venerdì 19 agosto 2011

Nerviscienza

Si stava meglio quando si stava peggio. Almeno mia nonna diceva sempre così. Ultimamente, per ragioni diverse dalle sue forse, ci credo anche io. Non tanto per l'economia che sprofonda nei meandri del suo stesso liquame aurifero. Non tanto per la precarietà della vita, ma per fattori molto meno pratici e molto più interiori; insomma, mi sembra che tutti siano molto più nervosi e che aumentino i deficienti, in parole povere si sta ampliando il popolo dei "nerviscienti".
Viviamo in un mondo dove tutti vanno di corsa. Se vai a 1000 non sei nessuno, devi almeno andare a 3000 se non vuoi che ti schiaccino come un moscerino sul parabrezza. Devi essere più furbo degli altri, più figo degli altri, più del più degli altri, risultato? Nervosismo a palla! Esempio pratico di nervosismo cronico? Fare la spesa al supermercato.
Una volta tale attività era catalogata con pericolosità oscillante tra 0 e 1 ( 1 se qualche inserviente aveva lavato il pavimento ), ora invece è una vera guerra. Tutto comincia dal parcheggio del supermercato. Giri e rigiri per trovare un posto, ti infili nel primo buco che trovi e vieni investito da almeno un paio di occhi inferociti che vorrebbero lanciarti una dozzina di bombe dinamitarde perchè hai preso il posto più vicino all'entrata. Questo se ti va bene. Se ti va male tu parcheggi e poco dopo ti arriva una/uno che ti bussa ai vetri  ti dice " guardi che quel posto era mio!!! l'avevo visto prima io!" . Ma scusa io che ci devo fare se tu hai 10 decimi e vedi come un'aquila? E poi scusa c'è scritto il tuo nome quì? Il cartellone promozionale che ho davanti agli occhi è il tuo codice fiscale? Ti chiami per caso "prendi 3 paghi 2"? No? Allora mi sa che la mia macchinina se ne sta parcheggiata quì! Eh che cavolo! Non è che se io vedo una cosa diventa mia di diritto. Ma ci pensate? Uèèèè ho visto una Ferrari prima di te allora è mia!!! Ma per carità!
Comunque, dopo essere sopravvissuta al parcheggio si va  fare la spesa e lì si incontra l'altro picco di nerviscienza: la cassa.
E' strano che tra i primi casi di morte in Italia non sia menzionata la fila alla cassa. Anzi la fila in generale. Perchè la gente quando è in coda da il peggio di sé. Inizia con un impercettibile sbuffo, stile caffettiera in ebollizione. Da lì in poi è un escalation di nervi a fior di pelle fino al momento clou: il pagamento.
Eh già perchè questa è un'altra legge di Murphy: Davanti a uno che non ha pazienza c'è sempre qualcuno  che non ha fretta.
Ed così che gli spiccioli non si trovano, oppure "ops mi sono dimenticata il detergente intimo per il mio chiuaua, vado a prenderlo in un lampo", o ancora non ci si ricorda il codice del bancomat. E dietro questo/a sbadatone chi c'è? Un essere umano che fuma più dell'Etna in piena eruzione! Se poi, unito ad una buona dose di impazienza, si mischia anche l'imbecillità il gioco è fatto! Parte la sequela interminabile di porc.., ma vaff..., ti venisse..., ecc.
C'è da dire che a tutti capita di avere fretta, anche alla sottoscritta, ci mancherebbe, la cosa preoccupante è che ci si inalbera in maniera esagerata per qualsiasi cosa, ci si insulta per cavolate, si arriva anche alle mani per quisquilie. Che brutto! A volte, vedendo certe scene, i chiedi se siamo davvero così evoluti ... mah?
Si stava meglio quando si stava peggio? Chi può dirlo! Forse una volta i ritmi erano diversi, forse ce la si prendeva solo per le cose davvero importanti e non per un parcheggio. Forse...oppure non c'erano ancora i supermercati!