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martedì 7 maggio 2013

Mi sono stufata

Mi sono stufata del pressapochismo con cui vengono usate le parole e con cui vengono fatte le cose.
Mi sono stufata di vedere che, spesso, avere conoscenze influenti è meglio che essere meritevoli
Mi sono stufata dell'iniquità con cui ci si spartisce il mondo, perchè il mondo dovrebbe essere di tutti allo stesso modo.
Mi sono stufata di sentir parlare di marchi, di stili, di griffe come se uno fosse ciò che indossa e non quello che esprime
Mi sono stufata di questo pessimismo dilagante che fa vendere più giornali e riviste ma che non fa altro che affossare le poche idee che ancora sopravvivono
Mi sono stufata di vedere tante persone che vogliono arricchirsi e poche che vogliono fare bene il proprio lavoro a prescindere
Mi sono stufata di chi si lamenta senza far nulla, perchè credo che le cose si cambiano davvero se inizi un passo per volta e il primo passo è dentro di te
Mi sono stufata, ma nonostante tutto...

Insegno alle mie figlie ad impegnarsi nella vita e a fare ciò che le rende felici
Sono dell'idea che essere gentili e disponibili con chi incontri nelle tue giornate paghi sempre
Scaccio il pessimismo perchè sono troppo giovane e vitale per non avere sogni e per non cercare di realizzarli
Non so se mi arricchirò, non mi interessa, io preferisco andare a dormire sapendo che ho svolto bene e con coscienza il mio lavoro
Non mi lamento perchè non ne ho il tempo e poi perchè è noioso, preferisco provare a vivere al meglio delle mie capacità e dei miei mezzi.

Mi sono stufata...ma non arresa!

lunedì 18 febbraio 2013

Ambaradan: Riflessioni senza Tempo

Ambaradan: Riflessioni senza Tempo: Ultimamente mi sono ritrovata a parlare del tempo,  ( non inteso come fattore metereologico ), con alcuni miei amici. C'è chi vede il tempo ...

Riflessioni senza Tempo

Ultimamente mi sono ritrovata a parlare del tempo,  ( non inteso come fattore metereologico ), con alcuni miei amici. C'è chi vede il tempo e il suo scorrere come se fosse acqua in un torrente: veloce, inarrestabile, senza possibilità di fermare il suo impeto o la sua corsa. C'è chi invece vorrebbe farlo andare più forte, vorrebbe bruciare le tappe del suo passaggio. Eppure il tempo è sempre quello. Le lancette dell'orologio scandiscono democraticamente la sua presenza per tutti e allora cosa è davvero il tempo che è per tutti uguale, ma allo stesso modo sempre diverso?
Ad esempio io, da bambina, lo vedevo volare in un attimo! Le mie giornate erano piene di giochi, emozioni, avventure e, se avessi potuto, avrei dilatato quelle giornate ancora per una, due, tre ore. Magari arrivavo a casa stanca, sporca, ma felice e soddisfatta per le mie conquiste che, giorno dopo giorno, diventavano sempre più importanti.
Crescendo il "mio" tempo è diventato sempre più relativo. C'erano giorni in cui sembrava si fosse fermato e volte in cui avrei voluto fermarlo io, ma si sa,  è impietoso e non si ferma davanti a nulla. Non si ferma davanti ad un bacio, non si ferma davanti ad una lacrima o ad una bella risata. Lui va avanti comunque, non aspetta te e le tue emozioni o le tue paure. Lui corre, che tu gli stia dietro o meno.
Ma in fondo il tempo non è solo un tiranno, un insensibile guastafeste. Se riuscissimo a dargli un vero  significato potremmo dare nuova vita a quel lento movimento di lancette.
Viviamo in una società e in un periodo storico in cui il tempo viene usato bene solo se è "produttivo". Ma non può essere l'unica strada. Puoi essere il più grande lavoratore del mondo, ma se non vedi i tuoi figli crescere, se non riesci ad ascoltare il problema di un amico, se non telefoni cinque minuti a tua moglie/marito perchè devi " produrre" allora sì che stai sprecando gran parte delle tue giornate.
Conosco davvero poche persone che riescono ad essere presenti "quì ed ora", che vivono a pieno il momento che gli viene donato.
Perchè spesso ce ne dimentichiamo, ma è proprio il tempo la nostra più grande ricchezza. Non è quantificabile, non sappiamo quanto ce ne sarà ancora per noi eppure spesso e volentieri ce lo facciamo portare via. Ce lo lasciamo rubare senza battere ciglio, come se fosse normale e invece normale non è, perchè nessuno ce lo restituirà.




Domande esistenziali

Ci sono cose nel mondo che sfuggono alla mia umana comprensione. Sono molte in realtà, ma mica posso scriverle tutte quì! Mi ci vorrebbe mezza giornata e non mi sembra il caso ( e nemmeno al mio capo sembrerebbe il caso! ), diciamo che quì metterò quelle che più significative, cosicché qualche anima di buon cuore possa aiutarmi a dare una risposta a questi strazianti quesiti.

1. Perchè, ogni dannata domenica, i maschietti guardano ogni possibile ed inimmaginabile programma sportivo esistente su questo pianeta per rivedere sempre ( e ribadisco SEMPRE ), gli stessi goal, delle stesse partite della stessa giornata calcistica?
Cioè tu guardi la partita e sai che è andata on un certo modo. Poi ti guardi il riassunto delle altre partite e sai che sono andate in un certo modo ergo: credi forse che alle 18, alle 20, alle 22, ecc siano cambiati i risultati? Pensi che esca Pizzul e urli "ATTTENZIONEEE!!!! CLAMOROSO E' STATO AGGIUNTO UN GOAL ALLA SQUADRA DEI PISELLINI PRIMAVERA!!!". No, fidati non succede, tranquillo è tutto come l'hai lasciato tu alle cinque di pomeriggio.

2. Perchè, quando vai al Mc Donald, e gli chiedi di non metterti il ghiaccio nella coco-cola ti tritano un iceberg e te lo infilano nel bicchiere?
Non è per timidezza, giuro! Io il ghiaccio davvero non ce lo voglio perchè la vostra coca-cola ha già la temperatura simile all'azoto liquido, se ci metti ancora il ghiaccio mi si annacqua un casino e mi crescono gli igloo nello stomaco.

3. Perchè c'è gente che sfranteca i marroni di prima mattina ai baristi con delle richieste degne del reparto di psichiatria?
Mi fa un caffè corto in vetro, macchiato ma non troppo, mi raccomando che non sia troppo caldo il latte che se no mi viene il cagozzo, ma nemmeno troppo freddo che mi viene lo stesso, poi ci metta una spruzzata di cacao, zucchero di canna, poi fai la riverenza poi fai la penitenza guarda su e guarda giù e dai il caffè a chi vuoi tu!

4. Perchè per certe marche di abbigliamento sono una taglia 42 e per altre una 46?
No perchè, cari signori che fate i vestiti, dovete capire che il mio umore ne risente. Se io entro in una 42 mi sento come Fabio Grosso che segna il rigore che vale il titolo alla finale dei mondiali, se entro in una 46 mi sento come il tapiro di Striscia. Non potete mettervi d'accordo? Fate una 43 e mezzo e non se ne parla più!

5. Perchè, quando si è al ristorante, puntualmente c'è quello che è al cellulare e urla come se si trovasse al concerto del primo maggio e dovesse sovrastare il rumore della musica?
Sei al ristorante, non in piazza San Carlo! Chi ti sta chiamando ti sente non devi urlare anche perchè, a parte te mister/miss ugola d'oro e al malcapitato che assorbe i tuoi decibel, non frega a nessun altro che sei andato dal medico e che ti ha detto che devi fare la colonscopia!


.... to be continued....