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martedì 14 giugno 2011

Nella vita ci vuole Quorum

STORIE DI SEGGIO

Domenica 12 e lunedì 13 giugno io ho presenziato ai seggi elettorali come segretaria, quindi io il referendum l'ho visto, per così dire, da vicino. Sappiamo tutti com'è andata, è stato un plebiscito!!! 57% di quorum raggiunto ( alla faccia di chi rosica ), e 95% circa di SI' ... c'è altro da aggiungere??? Io però non voglio commentare i risultati ( anche se godo come un riccio! ), ci sono già giornali, tv e fior fiore di opinionisti che lo faranno per giorni interi. Io vorrei raccontarvi delle storie di seggio, farvi respirare un po' dell'atmosfera di questi due giorni. Perchè non è stato come le altre volte. Non è stata una votazione per un partito piuttosto che l'altro, non era un discorso di destra o sinistra, no stavolta no. Era un sentimento di pancia, per riassumerlo in una frase potrei dire che era come se, chi entrava in seggio, stesse urlando. " adesso basta!!! ci avete stufato e ve la facciamo vedere noi!". E l'hanno urlato davvero in tanti!
Nella mia sezione hanno votato il 74,9% degli aventi diritto...non male eh? Vediamo le loro storie.

LA PRIMA VOLTA: i neo diciottenni che votavano per la prima volta sono venuti tutti! Un po' emozionati e un po' impacciati, ma con le idee chiare. In generale è stato un referendum giovane. Speravate che fossimo tutti con il cervello fatto a semolino e che pensassimo solo ai vestiti e alle ferie vero? Pensavate che noi giovani fossimo dei lobotomizzati rincoglioniti che se fregano dell'acqua, del nucleare e del legittimo impedimento eh? E invece no babbioni rinsecchiti! Voi andate in tv a dire cavolate che noi andiamo su Facebook e Twitter a pubblicizzare il referendum! Anche il mio primo voto è stato per un referendum, ma era andato molto meno bene. Miei cari neo votanti di ieri, quanto mi sarebbe piaciuto essere al vostro posto!!! ( non solo per il voto, ma anche per l'età!)

VOLERE E' POTERE: c'era ci votava per la prima volta e c'era chi, di votazioni, ne ha fatte tante. Addirittura c'era chi aveva votato per la repubblica o per la monarchia nel 1946. Immaginate una signora che cammina male e a fatica. L'ascensore si è rotto e quindi lei deve fare un piano di scale a piedi. Noi, premurosamente, le abbiamo chiesto se voleva tornare più tardi che chiamavamo il tecnico e lei, con risolutezza ha risposto " no no son venuta per votare e voto!". E' salita, piano e a fatica, ma è salita, ha votato e, dopo ha detto " ecco, ho fatto il mio dovere". 

RADIO SEGGIO: dopo essere usciti dalle cabine le persone si fermavano e ti chiedevano " e allora come andiamo? ne viene di gente?". E tu rispondevi che l'affluenza era buona, che di elettori ne erano già venuti parecchi e allora ti rispondevano, " Speriamo va!...che almeno oggi che possiamo dire la nostra lo facciano in tanti!". Poi c'era chi ogni tanto, anche se era già venuto a votare, passava a trovarti, si fermava lì sulla porta e ti sussurrava " allora andiamo bene?", oppure " oh...dicono che il quorum è vicino...speruma bin! ( intercalare tipico piemontese)". 

Insomma, è stato il referendum della partecipazione. Di chi si è alzato domenica e lunedì convinto di cosa stava andando a fare. E' stato il referendum di chi si è rotto di vivere in un paese che sta marcendo perchè è governato da gente marcia. E' stato il referendum per dire che non siamo un branco di pecore stupide, ma che abbiamo anche noi una voce e una dignità. 
E' stato un referendum di pancia, di testa, ma soprattutto ( e per fortuna ), è stato un  referendum fatto col... QUORUM! 

2 commenti: