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venerdì 19 novembre 2010

La mafia non fa ridere

Ieri ho letto sui giornali dell'arresto di Antonio Iovine, boss di punta del clan dei Casalesi, una delle cosche più influenti del territorio campano.
Una cosa mi ha lasciato l'amaro in bocca: il sorriso strafottente del latitante mentre i poliziotti lo portavano via. Chissà quante schifezze ha sul groppone Antonio Iovine, quante vite distrutte per suo ordine, quanti soldi marci saranno caduti nelle tasche del boss a spese della vita di altre persone. E lui ride. Di fa beffe dei poliziotti, si fa beffe di chi era lì ad esultare perchè la legalità aveva vinto sul malaffare, si fa beffe di noi di tutti noi. Ride perchè si sente comunque potente, perchè poi intervistano alcuni suoi compaesani e quelli dicono " a me non ha mai fatto nulla di male" oppure dichiarano " è brava gente". Ecco perchè ride, perchè si sente comunque potente e indistruttibile.
La mafia non fa ridere. Non fa ridere nessuno. Non ci fa ridere il sangue che ha inzuppato questa penisola in nome dei gente come Iovine. Non ci fa ridere la droga, le mazzette, le vendette e il traffico di esseri umani.
Sorridiamo solo quando uomini normali fanno un lavoro straordinario, come quello fatto dagli agenti delle forze dell'ordine. Quando prendono un boss, quando fermano un traffico illecito, una partita di droga allora lì sì che ridiamo. Alla faccia di tutte le mafie!

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