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martedì 30 novembre 2010

Ode alla concessionaria

Giungo nel luogo del mio travaglio e lì vedo
un messere di grigio e rosso vestito

Pazientemente su uno scranno mi siedo
e penso: " se la macchina non mi aggiustano
nell'occhio gli parcheggio un dito"

si appropinqua a me il cavalier con sorriso sagace
armato di cacciavite e chiaveinglese
ha l'aria capace
chissà se ai miei tormenti porrà tregua entro fine mese?

" Gentil pulzella come potrei esserle d'aiuto?"
" le gomme sto ancora attendendo...per non parlar della mascherina del cambio che mi avete tolto!"
"Signora, controllo, mi dia solo un minuto"
"Prego, io quì attendo, se non torna tra un'ora si consideri morto!"

Passano le ore e il messer non si vede
dentro me ribolle ormai una rabbia infinita
" Maledetto fellone, ma che si crede?
che io desista? l'avevo avvertito, la sua vita è finita!!!"

Proprio mentre nella mia mente affiorano pensieri di sterminio e vendetta
il cavalier arriva un po' contrito
" oh giovine pulzella, guardi la RICHIAMIAMO NOI, tra un'oretta"
(e allor la mia collera lì esplode, che dite: me lo mangio in insalata condito?)

" messere, stagioni si son succedute
dall'inverno all'estate e poi ancora all'inverno
e la mia carrozza le ruote ancor non le ha vedute
Mi par una burla! oppure è l'inferno?"

" Ma io attenderò ancora una volta
voglio darle fiducia, in fondo in lei non alberga il male
ma se oggi non mi chiama le butto giù la porta
e le prenoto una vacanza di un mese in un bell'ospedale!"





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